
Sword Art Online, una serie ormai di successo
La serie Sword Art Online, oltre ad aver ricevuto vari adattamenti anime e manga, negli ultimi anni ha riscosso un enorme successo grazie anche ai giochi rilasciati.
Primo fra tutti Infinity Moment, sviluppato dal team Aquria e uscito su PSP nel 2013, rimanendo confinato nel territorio nipponico.
Il vero sdoganamento della serie è avvenuto successivamente grazie a PlayStation VITA sulla quale è stato rilasciato Sword Art Online: Hollow Fragment, arrivato in tutto il mondo nel 2014.

Un capitolo contenente il vecchio Infinity Moment riveduto e ampliato ulteriormente grazie all’introduzione della Hollow Area e di alcuni nuovi personaggi.
Successivamente lo stesso capitolo è stato “rimasterizzato” per esser portato su PlayStation 4 in solo formato digitale.
Negli anni successivi sono arrivati moltissimi altri titoli dedicati alla serie sia su console che su smartphone. Vi riportiamo i titoli principali in ordine di uscita:
- Sword Art Online: Lost Song, sviluppato da Artdink.
- Sword Art Online: Hollow Realization, sviluppato da Aquria.
- Accel World VS Sword Art Online: Millenium Twilight, sviluppato da Artdink.
- Sword Art Online: Fatal Bullet, sviluppato da Dimps.
Dopo Fatal Bullet, il penultimo capitolo dedicato alla serie Sword Art Online ambientato in un mondo MMO FPS, è arrivato il momento di ritornare dentro un MMORPG.

Sviluppato ancora una volta da Aquria arriva sugli scaffali Sword Art Online: Alicization Lycoris.
Annunciato con l’intento di trasportare sotto forma videoludica la prima stagione dell’anime di Sword Art Online: Alicization, con delle aggiunte originali scritte proprio da Rei Kawahara in persona.
Grazie a Bandai Namco siamo riusciti a mettere mano a una copia del titolo per PlayStation 4.
Saranno riusciti i ragazzi del team Aquria a riportare fedelmente quanto visto nella prima parte dell’anime Sword Art Online: Alicization War of Underword? Scopritelo con noi leggendo la recensione!
Link Start!

Il nuovo titolo, Alicization Lycoris, promette sulla carta la trasposizione fedele di quanto visto nell’anime “Alicization War of Underword” per poi arrivare in un determinato punto e prendere una svolta che cambia radicalmente la trama base del gioco, grazie anche all’introduzione di nuovi personaggi.
Una volta fatto “nuovo gioco” ci ritroveremo all’ultimo piano di una struttura, che non vi spoileremo per evitarvi la sorpresa se non avete seguito l’anime.

Questo piano fungerà da breve tutorial grazie al quale imparerete le prime basi del combattimento: schivata, attacco, utilizzo delle abilità e quant’altro.
Una volta finito il tutorial partirà il gioco vero e proprio: vi risveglierete in una foresta senza ricordare il come siete arrivati fin li. Ovviamente vestirete i panni di Kirito.
Dopo un tentativo fallito di fare “Logout” il personaggio inizierà a esplorare l’area circostante e qui farà la conoscenza di Eugeo, un semplice ragazzo che ha come compito quello di abbattere un enorme albero “maledetto”.

Superati svariati dialoghi e ulteriori tutorial riuscirete ad abbattere questo albero, permettendovi così di partire all’avventura e guidati da un obiettivo comune: vi avventurerete nelle terre di “Underworld“.
Tanta carne al fuoco
Il mondo di gioco si presenta diviso in macro aree ognuna delle quali vi permetterà di svolgere molte attività secondarie come la pesca, la raccolta degli ingredienti, di oggetti e di minerali utili per poter cucinare, creare e potenziare il vostro equipaggiamento.

Potrete anche decidere di accamparvi per poter riposare e svegliarvi a un determinato orario o preparare dei deliziosi piatti che vi doneranno diversi potenziamenti.
Durante l’esplorazione della mappa vi imbatterete in NPC e Statue che vi daranno delle missioni secondarie che, se portate a termine, vi ricompenseranno con oggetti utili, a volte anche rari.
L’area è a sua volta suddivisa in micro aree (senza tempi di caricamento) ognuna delle quali avrà un livello consigliato per poterla esplorare. Nessuno ve lo vieta, ma se sarete al livello 10 ed entrerete in un’area di livello 30 verrete avvertiti tramite un suono di allerta continuo.
Le aree saranno popolate da animali non ostili e da creature, quindi riflettete bene prima d’ingaggiare uno scontro contro la qualsivoglia cosa vi si pari davanti perché potreste ritrovarvi faccia a faccia con una creatura fin troppo potente per le vostre condizioni attuali.

Inoltre il gioco premierà chi deciderà di esplorare fino in fondo le aree con degli appositi forzieri divisi in due tipi: il primo sarà accessibile fin da subito, il secondo invece, più raro, potrà esser aperto soltanto dopo aver sconfitto un determinato nemico.
Tante armi e classi da usare ma a discapito di cosa
Il gameplay del gioco risulta variegato, grazie anche alle diverse classi arma presenti. Sono presenti le spade a una mano, gli spadini, le mazze, i pugnali, le fruste, le katane, le spade a due mani e gli archi.

Ogni arma avrà un suo albero di abilità attive e passive che andranno di volta in volta sbloccate tramite i Punti Abilità (PA) che otterrete facendo salire di livello il vostro personaggio.
Una volta sbloccate vi basterà inserirle negli slot appositi così da poterle utilizzare durante gli scontri.

Durante le lotte avrete accesso a due ghiere che vi permetteranno l’utilizzo delle abilità principali e secondarie di buff o debuff, insieme all’utilizzo rapido di oggetti utili, come le pozioni.
Ad arricchire il gameplay vengono inoltre introdotte le “Arti Sacre“, meccanica chiave relegata a questo specifico mondo di gioco.
Saranno suddivise in otto categorie:
- Arti Terminche: Utili per gli attacchi a lungo raggio permettendo anche dei danni overtime.
- Arti Criogeniche: Attacchi che prenderanno di mira tutti i nemici che circondano il personaggio in uso, potranno pure congelarli.
- Arti Aquee, Ventee e Metalliche: Abilità relegate al party, che incrementano la difesa, creano barriere in grado di respingere un determinato numero di attacchi nemici, incrementano l’attacco e permettono la generazione di ostacoli come rocce e punti di appoggio per l’intero party.
- Arti Cristalline: Utili per poter riflettere i danni al nemico.
- Arti Luminose: Permettono il recupero degli HP e il debuff al nemico per quanto riguarda la precisione.
- Arti Oscure: Capaci d’indebolire l’avversario, di bloccarlo e di alterarne lo stato attuale, applicando ad esempio lo status Confusione.

Oltre alla varietà di Arti Sacre e Armi sono presenti ben sette classi differenti:
- Attaccante
- Potenziatore
- Guaritore
- Difensore
- Berserker
- Debuffer
- Effector
Ognuna delle quali avrà abilità peculiari e saprà differenziarsi dalle altre arricchendo ulteriormente tutto il gameplay e raggiungendo una libertà di scelta tale mai vista prima nei precedenti titoli.
Peccato solo per alcune animazioni “legnose” e della telecamera un po’ “ballerina” che nelle azioni più concitate potrà darvi non poco fastidio.
Questi due problemi andranno a rendere meno fluido l’intero sistema di combattimento che, rispetto al passato, perde l’attacco automatico a favore di appositi tasti per poter attaccare, velocizzando così il tutto.
La strategia a volte serve
Durante i combattimenti potrete attivare uno speciale menù che vi consentirà un setting rapido dei vari membri del party.
Potrete infatti impartire diversi ordini come quello di difendere, curare, pensare ai nemici più deboli, concentrarsi sugli alleati e usare manualmente le loro abilità di spada.

Grazie a questa funzione potrete crearvi la strategia adatta a ogni scontro, cercando così di battere perfino i nemici di livello più alto del vostro.
Tante romance per Kirito
Anche in questo titolo sarà possibile legarsi a uno o più personaggi. Se lo farete otterrete dei bonus in battaglia, oltre a sbloccare “particolari” situazioni presenti ormai in un qualsiasi tie-in come a esempio Sakura Wars.

Per poter aumentare la relazione con i personaggi dovrete rispondere correttamente alle domande che vi verranno poste rispettando la barra “limite di tempo” presente nella parte bassa dell’HUD.
Se risponderete correttamente aumenterete l’affezione, altrimenti se sbaglierete la diminuirete.
Raccogli, potenzia, personalizza
Come nei precedenti capitoli anche in quest’ultimo avrete la possibilità di poter forgiare, migliorare e personalizzare come meglio volete il proprio equipaggiamento.
Avrete accesso nella città HUB principale a dei servizi principali come il fabbro, il sarto e la personalizzazione del vostro personaggio, utile anche nella modalità multiplayer che andremo ad analizzare dopo.

Con il fabbro potrete forgiare nuove armi o potenziare quelle già in vostro possesso. Con il sarto sarete in grado di modificare il colore del vostro equipaggiamento. Con la personalizzazione del personaggio sarete in grado di cambiarlo completamente.
Potrete cambiare il sesso, il nome, il taglio di capelli e quant’altro, infatti l’editor di gioco risulta completo e ben organizzato così da permettervi di distinguervi dal resto dei giocatori online se sfrutterete tale funzione.
Sono anche presenti dei costumi unici per armature e armi così da poter differenziare ulteriormente il proprio personaggio e party.
Questa volta andrete Online sul serio
Il titolo permette di giocare in co-op online fino a 4 giocatori. Vi basterà creare o entrare in una lobby per poter prendere parte a quest specifiche o semplicemente andare in esplorazione con gli amici per la mappa di gioco.
La modalità co-op non sarà da subito accessibile, ma verrà sbloccata dopo circa 20 ore di gioco, o meglio una volta conclusa la prima parte dell’anime.

Una scelta quasi obbligata da parte degli sviluppatori quella di dare l’accesso all’online soltanto una volta conclusa la prima parte dell’anime, così da non alterare la fedeltà dell’opera originale.
Sulla carta abbiamo un gameplay molto articolato, ma “non è oro tutto quel che luccica”. Infatti anche se potrete avvalervi di tutto ciò le pecche relegate al comparto tecnico rendono vano l’enorme lavoro svolto dal team per poter variegare così tanto l’intero gameplay.
Un comparto tecnico datato
Sword Art Online: Alicization Lycoris è stato sviluppato tramite l’Unreal Engine 4, peccato che visivamente non sembra proprio l’Unreal infatti la grafica risulterà sporca e povera di dettagli.
In molti punti più esterni alle aree noterete le texture delle montagne e del terreno di bassa qualità e quasi “assenti” da quanto sono mal fatte. Si salvano giusto i modelli dei personaggi principali del gioco che risultano ben fatti e fedeli a quanto visto nell’anime.

I caricamenti sono un’altra nota dolente del comparto tecnico del titolo. Saranno presenti al cambiamento di ogni macro area e non saranno affatto brevi, variano da 40 secondi a 1 minuto abbondante, praticamente avrete il tempo di prendere un caffè; oltre a ciò è presente anche un continuo pop-up degli elementi di gioco.
Specifichiamo che i tempi di caricamento riscontrati valgono per la versione digitale del gioco, non sappiamo se con la fisica ci sia un aumento o una diminuzione del tempo d’attesa.
Un vero peccato vedere ormai a fine generazione un titolo così mal ottimizzato, soprattutto su Unreal Engine 4 che riesce a sfornare titoli dal calibro di Days Gone.

Il gioco provato su PlayStation 4 Pro ha enormi cali di frame sparsi per più punti nel gioco.
Primo fra tutti la cittadina iniziale Rulid: una volta arrivati nella piazza della cittadina se proverete a ruotare la visuale noterete enormi cali e durante la sua esplorazione saranno sempre presenti.
La situazione migliora una volta usciti dalla cittadina, ma non verranno mai garantiti i 30 FPS in nessun punto di gioco.

Non riusciamo a capire come sia possibile ciò visto che il team Aquria con Hollow Realization aveva svolto un ottimo lavoro per quanto concerne la stabilità del frame.
Speriamo solo che il problema possa esser limato o sistemato definitivamente con una patch futura, visto che il titolo ha già in cantiere ben due DLC grossi che andranno a introdurre moltissimo altro contenuto.
Il codice fornitoci da Bandai Namco ci ha permesso di ottenere la versione Deluxe del gioco, quindi comprensiva di Season Pass così da poter coprire i due DLC una volta usciti.

Le sequenze animate, il doppiaggio e il comparto sono le uniche cose positive dell’intero comparto tecnico, risultando piacevoli da guardare e da sentire, soprattutto il doppiaggio Giapponese che presenta le iconiche voci dell’anime.
Menzione d’onore per l’opening affidata alla voce di ReoNa già nota per la seconda ending di Sword Art Online: Alicization War of Underworld e per la nuova opening della seconda parte dell’anime.
È il momento di fare logout

Sword Art Online: Alicization Lycoris è chiaramente un titolo dedicato ai fan della serie che, anche in presenza di questi grossi problemi tecnici, riusciranno a chiudere un occhio o due grazie anche alla storia narrata e alla complessità del gameplay proposta.
Se non siete amanti della serie vi consigliamo di rifletterci due volte prima di procedere all’acquisto del titolo, o comunque attendere uno sconto visto lo stato tecnico attuale del gioco.
Se invece siete amanti della serie prendetelo tranquillamente perché saprà regalarvi moltissime ore di divertimento sia in singolo sia in multi-giocatore, grazie anche al supporto che riceverà nel corso dell’anno con missioni e raid esclusivi.
Sword Art Online: Alicization Lycoris
Riassumendo
Aquria è riuscita nell’intento nel voler trasporre sotto forma giocabile la prima parte di Alicization War of Underword aggiungendo capitoli extra, il tutto contornato da un gameplay molto vario che viene tenuto a freno dai molti problemi tecnici del gioco.
Voto Finale
7/10Pro
- Storia raccontata fedelmente con un arco narrativo extra
- Gameplay vario
- Doppiaggio giapponese
- Cutscene ben fatte
Contro
- Caricamenti eterni
- Enormi cali di frame rate uniti a un pop-up fin troppo presente
- Poco adatto a chi non è fan di Sword Art Online